ELETTROTECNICA

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venerdì 30 maggio 2025

55° ANNIVERSARIO DEL DIPLOMA DELL' ITIS A. VOLTA

Cinquantacinque anni dopo il diploma, l’amicizia e il legame con l’Istituto Tecnico Alessandro Volta di Alessandria restano più vivi che mai. Era il 1970 quando un gruppo di studenti si diplomava in Elettrotecnica, pronti ad affrontare il mondo del lavoro. Dieci anni dopo, il primo incontro conviviale: un’occasione per ritrovarsi, raccontarsi esperienze e successi, e riscoprire il valore della formazione ricevuta. 

Oggi, dopo oltre mezzo secolo, quella tradizione continua. I compagni di scuola si ritrovano ancora, uniti dal ricordo di un’istruzione che ha aperto loro le porte a carriere nei settori più disparati: dalla meccanica all’elettrotecnica, dall’informatica alla letteratura, fino all’insegnamento e alla religione. 

Un filo invisibile ma tenace ci lega ancora a quei banchi, ai professori che ci hanno guidati e alla scuola che ha saputo formarci con competenza e passione.   "NOI" IL Volta non è solo un ricordo, ma un pezzo di vita che continua a unirci nel tempo.

 




1970: L’anno in cui ci affacciavamo al mondo del lavoro

Sono passati 55 anni dal nostro diploma di periti elettrotecnici. Era il 1970, un anno carico di trasformazioni, tensioni e speranze. L’Italia e il mondo intero stavano attraversando profondi cambiamenti politici, sociali e culturali. Mentre noi ci preparavamo a entrare nel mondo del lavoro, attorno a noi accadeva molto di più.

Diritti, lotte e cambiamenti sociali

In Italia, il 1970 fu l’anno dello Statuto dei Lavoratori, una pietra miliare nella storia del lavoro: una legge che garantiva nuovi diritti ai lavoratori, rafforzando la rappresentanza sindacale e ponendo limiti più chiari al potere delle aziende.
Nel frattempo, il fermento dei movimenti studenteschi e operai, eredità viva del ’68, continuava a scuotere le piazze e le coscienze. Le proteste chiedevano più diritti, riforme scolastiche e una società più giusta.
Anche sul piano delle riforme civili si compivano passi storici: proprio nel 1970 l’Italia approvava la legge sul divorzio, mentre in Gran Bretagna si abbassava a 18 anni l’età per votare. Segnali chiari di un’Europa in trasformazione, che iniziava a dare più voce alle nuove generazioni.

Musica, cinema e tecnologia: un mondo che cambia

Il 1970 segnò anche la fine ufficiale dei Beatles, un evento simbolico che chiudeva un decennio di rivoluzioni musicali e culturali. Ma la musica non si fermava: nascevano nuovi stili come il glam rock e, poco dopo, il punk, pronti a dar voce a una gioventù inquieta e creativa.
Il cinema europeo viveva una delle sue stagioni più feconde, grazie a registi come Federico Fellini e Ingmar Bergman, capaci di raccontare l’anima inquieta del loro tempo con uno sguardo nuovo e visionario.
Intanto, in silenzio ma con passo deciso, iniziava l’era digitale: erano gli anni in cui si muovevano i primi passi nello sviluppo dei computer personali, aprendo una strada che avrebbe rivoluzionato per sempre il mondo del lavoro e della comunicazione.

Uno sguardo sul mondo

Oltre i confini europei, il mondo era attraversato da eventi drammatici e tensioni globali. In Perù, un terribile terremoto causava decine di migliaia di vittime.
Negli Stati Uniti e nel resto del mondo cresceva la protesta contro la guerra del Vietnam, simbolo di un conflitto generazionale e ideologico sempre più acceso.
Nel frattempo, l’economia europea conosceva una fase di espansione, con aumenti nella produttività e nel tenore di vita. Ma all’orizzonte si affacciavano anche le prime ombre: l’inflazione cominciava a farsi sentire, gettando le basi per le difficoltà economiche che avrebbero segnato la seconda metà del decennio.


Erano anni intensi, complessi, carichi di speranze e contraddizioni. E noi, giovani diplomati, ci trovavamo a vivere quel passaggio storico con entusiasmo, curiosità e forse anche un pizzico di incoscienza. Cinquantacinque anni dopo, rileggere quegli eventi significa anche ritrovare le radici del nostro cammino.

 



 

 

 

 

 

 

Dal 1970 al 2025: 55 Anni di Cambiamenti, tra Progresso e Nuove Sfide

Nel 1970 il mondo sembrava molto diverso. Si scrivevano lettere a mano, si attendeva la corrispondenza con pazienza, e le notizie arrivavano attraverso i giornali o la televisione di stato. Oggi, nel 2025, basta un clic per comunicare istantaneamente con chiunque, ovunque. In questo mezzo secolo, il mondo ha conosciuto trasformazioni straordinarie: progressi che hanno migliorato la vita quotidiana, ma anche nuove sfide che richiedono consapevolezza e impegno.

Tecnologia: la rivoluzione silenziosa

Uno dei cambiamenti più evidenti è senza dubbio l’esplosione della tecnologia. Internet, smartphone e social media hanno rivoluzionato la comunicazione e l’accesso all’informazione. Nel 1970, immaginare di poter parlare con una persona dall’altra parte del mondo in tempo reale, condividendo immagini, video o pensieri in pochi secondi, sarebbe sembrata fantascienza. Oggi è realtà quotidiana.

Anche in campo medico il progresso è stato impressionante: nuove tecnologie diagnostiche, terapie personalizzate e vaccini innovativi hanno allungato la vita e migliorato la qualità delle cure.

Diritti e società: verso una maggiore inclusività

Dal punto di vista sociale, questi decenni hanno visto un allargamento importante dei diritti civili. La parità di genere, i diritti delle persone LGBTQ+, l’attenzione all’inclusione e alla diversità sono temi oggi centrali, anche se la strada da percorrere è ancora lunga. L’istruzione, nel frattempo, è diventata più accessibile e l’informazione più democratizzata, grazie al web e alla digitalizzazione.

 Economia globale e lavoro: nuove opportunità, nuove incertezze

La globalizzazione ha aperto le porte a scambi commerciali più ampi e a nuove possibilità di carriera. Oggi esistono professioni che nel 1970 nemmeno si immaginavano. La flessibilità lavorativa, il lavoro da remoto, e le competenze digitali sono ormai parte integrante della quotidianità professionale.

Ma questa evoluzione ha portato anche con sé una maggiore instabilità economica e un allargamento della forbice tra ricchi e poveri. Le disuguaglianze, oggi, sono una delle sfide più urgenti da affrontare.

Ambiente e sostenibilità: una nuova consapevolezza

La coscienza ecologica è cresciuta. Sempre più persone sono sensibili al tema della sostenibilità, si investe in energie rinnovabili e in tecnologie green. Tuttavia, il bilancio ambientale resta preoccupante. I cambiamenti climatici, l’inquinamento e la perdita di biodiversità rappresentano minacce concrete al nostro futuro, aggravate da decenni di consumo irresponsabile.

Le ombre del progresso

Non tutto, però, è migliorato. La salute mentale è diventata una questione di primo piano, con un aumento esponenziale di casi di depressione e ansia, spesso legati alla pressione sociale e all’iperconnessione. La stessa tecnologia che ci unisce può diventare causa di isolamento, dipendenza e solitudine.

Anche la sicurezza digitale è oggi un problema cruciale: furti di identità, truffe online e violazioni della privacy sono all’ordine del giorno.


Il cammino dal 1970 al 2025 è stato straordinario, fatto di innovazioni, conquiste sociali e nuove possibilità. Ma il progresso porta con sé anche nuove responsabilità. Guardare al passato ci aiuta a comprendere il presente e a progettare un futuro più giusto, sostenibile e umano.

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